Bread and butter il granary bread e l’app di contemporaneofood
Eccoci nuovamente con il nostro appuntamento settimanale, per parlarvi dell’intervista ad una donna davvero eccezionale: Nicoletta Palmas e il suo blog Bread and butter.
Potete seguire Nicoletta anche anche sulla sua bacheca Instagram, che trasmette tanta ma tanta voglia di mettere le mani in pasta, qui il link.
La definisco eccezionale in quanto nonostante il suo lavoro, è un assistente di volo, riesce comunque a curare il suo blog in maniera egregia, ed inoltre a panificare di continuo!
Vi ricordo che questa iniziativa la sto portando avanti con Cristina Saglietti del blog Contemporaneofood
Ogni settimana leggerete le interviste a blogger e appassionati di food e food photography . Lo scopo della nostra iniziativa è come vi spiegavo qui, la voglia di costruire una community di appassionati di cibo e fotografia. Gli intervistati appariranno con due diverse interviste, una sul mio blog e una su quello di Cristina.
Per l’occasione gli intervistati prepareranno una ricetta che verrà inserita nell’app di contemporaneofood, in cui rimarrà in modo permanente, e definitivamente, senza modifiche nel corso del tempo.
L’app di contemporaneo food la potete scaricare su app store e su google store.
Bread and butter il granary bread e l’app di contemporaneofood
Tornando alla intervistata di oggi per l’occasione Nicoletta ci ha deliziati con un pane favoloso, il suo Granary bread è da provare. Intanto vi lascio la lista dei suoi ingredienti, e di seguito il link alla sua ricetta.
INGREDIENTI
- 300g di farina tipo 1
- 100g di semola rimacinata di grano duro
- 300g di acqua
- 50g di Licoli (lievito madre liquido attivo)
- 10g sale
- 10g di burro morbido
- semi misti (semi di girasole, lino e chia)
Se volete provare a rifare il Granary bread, ricetta di Nicoletta Palmas, basterà collegarvi al suo blog, Bread and butter, e lasciarvi trasportare nel suo mondo di farina e lievito madre.
Ora passiamo all’intervista:
Grazie Federica! Sei gentilissima…mi commuovo sempre quando mi fanno i complimenti per il blog e penso che dopotutto non é tempo perso. Ahimè purtroppo non riesco a dedicargli il tempo che vorrei, a casa ci sono veramente poco e quindi non riesco a cucinare e sopratutto fotografare tante cose. Ci sono stati dei periodi che pubblicavo una volta al mese, ora cerco almeno una volta alla settimana ma non sempre riesco. Per fortuna con Instagram e facendo ogni tanto qualche video sulle preparazioni più complicate riesco a farlo seguire un poco di più. Di solito preferisco passare il tempo libero a cucinare, d’altronde é questa la mia grande passione, i social e il blog li seguo più spesso quando sono via per lavoro e cerco di dividere così il lavoro.
Ogni tanto si mi dedico anche alla cucina straniera, nel blog puoi trovare delle vecchie ricette inglesi, giapponesi o piatti di altri paesi che ho visitato. Diciamo che agli inizi del blog non prestavo particolare attenzione alle foto, mentre ora cerco di impegnarmi di più e quindi evito di fotografare alcuni piatti che non trovo fotogenici. La cucina giapponese però é la più complicata da replicare e comunque essendo li praticamente ogni settimana preferisco mangiare la versione originale dei piatti. Mi piace tanto preparare i piatti della mia tradizione sarda perché purtroppo non riesco a tornare a casa spesso e quindi cerco di avvicinarmi di più alla mia isola con la cucina!
Quando ho iniziato a panificare usavo il lievito di birra perché pensavo, erroneamente, di non avere il tempo e di non essere in grado di saper gestire la pasta madre. Poi leggendo tanti libri, ricette online, ho scoperto il lievito madre liquido! Da qui la svolta! Non ha bisogno di particolari cure é facile e veloce da rinfrescare e lo tengo in frigo. Lo rinfresco una volta alla settimana, ma é capitato anche che stessi via due settimane per lavoro e lui non ne ha risentito. Se non lo rinfresco da tanto basta poi dargli un po’ di amore extra e si riprende alla grande. La pasta madre solida é quella che richiede più tempo e infatti al momento é in vacanza in frigo (disidratata). Principalmente la uso per i grandi lievitati e studiando nuovi metodi riesco a gestirla abbastanza bene, tenendola in acqua riesco a renderla meno acida e a prepararla in pochi giorni prima di impastare un panettone. Alla fine meno é delicata di quanto si pensi ;-).
Sinceramente non amo considerarmi una foodblogger, anche perché veramente lo seguo a tempo perso e non lo vedo un lavoro. A me piace condividere le poche cose che so, le mie ricette e trasmettere la mia passione. Questo credo mi venga abbastanza bene perché in tanti mi scrivono e mi chiedono aiuto ispirati dalle mie preparazioni. Sono semplicemente una grande appassionata! Ti ringrazio veramente tanto per i complimenti, se hai bisogno di consigli per i lievitati non esitare a chiedere. Anche per me é stato piacevole conoscere il tuo blog e ti seguirò con piacere. Fai delle foto bellissime e le tue ricette sono golosissime!
Per quanto riguarda la nostra rubrica l’appuntamento è alla prossima volta, questa settimana raddoppieremo l’appuntamento e intervisteremo con un’altra bravissima blogger.
Se anche tu vorresti essere intervistato ti ricordo che puoi contattare me e Cristina su Instagram nella chat diretta, oppure scrivendomi qui sul blog, o a questo link direttamente sul blog di Cristina.